Una borsa Laetitia, eleganza discreta e fascino retrò

6 Febbraio 2017

Laetitia bags chiara dal ben

“Racconta la nostra storia”. Vorrei che fosse una domanda più comune in questo caos di outfit e immagini di qualità scadente. C’è ancora chi è legato indissolubilmente al prodotto, ai materiali di ottima qualità, allo studio e alla passione prima ancora che alla comunicazione.

Questa è la storia di due ragazzi, Federica e Fabrizio, e del loro brand di borse di cui mi sono innamorata. Si chiama Laetitia ed è “portatore della tradizionale lavorazione artigianale made in Italy come la si intendeva in passato”.

Le loro borse si riconoscono per il design classico in stile retrò. Eleganza classica e lusso discreto. Altrimenti detto “Less is more”.  Ad avercene di brand e persone così che ci parli e capisci quanto amore ci mettono, ti parlano della scelta delle cerniere (“è importantissima”) perché il prodotto deve essere impeccabile.

Era una sera d’autunno a Milano e ho incontrato Federica. Ci siamo state simpatiche subito, mi ha fatto capire tutto l’amore che c’è dietro a questo progetto e io pensavo a quanto è bello che esistano realtà così, che cercano di farsi spazio con grazia ed eleganza  in questa giungla che è il sistema moda oggi.

Sylvia è il loro primo bellissimo modello e prende ispirazione da una vecchia cappelliera anni 50 e dalla loro passione per il vintage e le forme classiche. La donna che indossa Laetitia è una persona che “non si arrende, va a mille ma sa anche fermarsi, guardarsi allo specchio senza dimenticare di curarsi, coccolarsi e volersi bene” come mi racconta Federica. E un po’ mi ci rivedo.

Laetitia bags chiara dal ben

Per farveli conoscere meglio ho fatto a Federica qualche domanda, eccole qui sotto.

Mi raccontate come siete arrivati a creare un brand di borse? Che percorso avete alle spalle?
Ci siamo conosciuti nel lontano 2005 in Sardegna e poi entrambi abbiamo frequentato l’ Istituto Europeo di Design a Milano.
Fabrizio, il corso di Art Direction mentre io il corso di Marketing Pubblicitario.
Dopo una lunga esperienza Milanese, abbiamo deciso di “scommettere” su un progetto che Fabrizio aveva precedentemente individuato durante un breve soggiorno nella città di Cagliari (la mia città) dove aveva realizzato una linea di borse sportive in cuoio e vecchie vele delle barche.
Da questa piccola esperienza, da BeOutline, è nata e ha preso forma LAETITIA e ci siamo trasferiti in Toscana, più precisamente ad Arezzo (città di Fabrizio), per affinare e apprendere al meglio tutti i procedimenti legati alla produzione e alla ricerca della materia prima, essendo la Toscana terra rinomata per quanto riguarda la pelletteria e l’artigianalità.
La nostra creatività ha preso pian piano forma. Più entravamo a contatto con un mondo a noi totalmente sconosciuto più si definiva in maniera chiara una strada su quello che volevamo comunicare e creare.
Un lavoro a quattro mani… dove creatività, strategia ecc… si sono fuse insieme. Ci siamo ritrovati a doverci mettere in gioco su più campi e, per quanto duro, è stato anche divertente.

Qual è l’ispirazione dei vostri modelli?
Il primissimo modello, la prima nostra idea, nasce dall’amore per una vecchia cappelliera anni 50 e per la nostra passione per il vintage e le forme classiche.
Fabrizio ha studiato e ridisegnato la nostra prima Sylvia 50 ( Sylvia da Anita Ekberg nella dolce vita) Da quel prototipo è nata la nostra prima linea che in seguito abbiamo sviluppato in diverse variati di forme e colori.
Possiamo quindi dire che Laetitia ha un impronta classica e elegante per quanto riguarda design e materiali, una classicità che si mette in gioco nel presente, una classicità fresca e attuale che non lascia mai la mano all’eleganza e alla sobrietà.

A che tipo di donna vi rivolgete?
LAETITIA si vuole rivolgere a una donna lieta, gioiosa… da qui appunto il nome scelto per rappresentare i nostri prodotti. Non è stato semplice trovare un nome che ci piacesse e che rispecchiasse graficamente il nostro gusto.
La donna LAETITIA è una madre ma anche donna in carriera, è una studentessa, una viaggiatrice, una cuoca… è una donna che ama e che si ama. Si mette in gioco, ha grinta da vendere e dolcezza da dare. Non si arrende, va a mille ma sa anche fermarsi, guardarsi allo specchio senza dimenticare di curarsi, coccolarsi e volersi bene.

Per distinguersi nel panorama moda è necessario avere una caratteristica di differenziazione: per cosa vi piacerebbe essere riconosciuti?
Amiamo il Made in Italy, amiamo la nostra terra, il nostro stile, la nostra storia.
Vorremo esprimere tutta la nostra italianità e vorremo essere riconosciuti per questo.
Siamo consapevoli, che fanno più “rumore” le innovazioni… i design o i materiali futuristici ecc… ma da veri romantici e sognatori, pensiamo che dal passato, ci sia ancora tanto da apprezzare e da rivalutare.

Quali vincoli e opportunità avete riscontrato nel sistema moda in Italia?
Il sistema moda italiano è una giungla! Ti si potrebbero presentare davanti centinaia di piccole porticine e allora pian piano con calma (molta) e dedizione, bisogna cercare di aprire quelle giuste. Ma siamo giovani e il contro è che sbagliamo e cadiamo e il pro è che ci rialziamo più agguerriti di prima. Può anche capitare il colpo di fortuna, la conoscenza giusta, l’aggancio giusto… ma noi pensiamo che tutto ciò per quanto utilissimo ed essenziale debba essere accompagnato da prodotti di qualità. Ecco… non vogliamo essere una meteora stagionale.

Dove è possibile acquistare la vostra collezione?
La stagione SS17 sarà presente in alcune boutique selezionate, tra cui BIFFI a Milano e Penelope a Brescia.
Inoltre, attualmente stiamo investendo parecchio sulla nostra piattaforma E-Commerce del nostro sito www.laetititabag.com
Siamo presenti oltre che su Facebook e Instagram (@Laetitia_official)

Next step: cosa avete in mente?
Per quanto riguarda il futuro, l’intenzione è quella di crescere qualitativamente e creativamente sempre di più. Siamo alla ricerca di uno Show-room che possa rappresentare LAETITIA in modo da ampliare la nostra rete commerciale sul territorio Italiano.Inoltre, stiamo cercando di espanderci in nuovi mercati Europei e Extra-Eu dove il prodotto Made in Italy è da sempre molto apprezzato.

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