Perché iscriversi all’ennesimo social network?
Domanda lecita. Ma le motivazioni non mancano.
Ho apprezzato molto un post di Davide (aka tagliablog) che spiega l’evoluzione dei social media: dai blog fino ad arrivare a “pin” e “boards” e vi consiglio di leggerlo.
Immaginate di avere una bacheca dove appiccicate i post-it con le cose che vi interessano o che vi dovete ricordare.
Pinterest è sostanzialmente una piattaforma di photo sharing, un mix tra tumblr, instagram e flickr ma, oltre ad avere una struttura, ragiona per argomenti ( interessi ) e permette di creare delle “lavagne” (boards) a cui appendere immagini che ci piacciono (pin) raccolte in giro per il web o caricate direttamente dal proprio pc.
Ogni lavagna può essere intesa quindi come uno storyboard.
Si può aggiungere una foto cliccando su “pin it“, si può cliccare Like sulle immagini che ci piacciono e Repin ( stesso meccanismo del re-tweet) per divulgare un’immagine che ci è piaciuta sul profilo di un altro utente.
C’è da chiedersi a cosa sia dovuto tutto questo trambusto per un nuovo social network (mi ricordo un anno fa l’entusiasmo – subido scemato – di Quora). Forse la risposta risiede nel fatto che dopo l’era facebook in cui si condividva tutto senza una logica, adesso è il momento della “content curation” come l’ha definita a ragione Davide nel suo post.
Questo 2012 non ha portato solo Pinterest tra i nuovi trends ma anche Pinspire (chi ha già analizzato le differenze con Pinterest e me le spiega?). Inoltre, grazie alla mia amica e collega Alessandra, ho scoperto un altro social network molto simile, Weheartit.
Per finire, vi segnalo altri articoli interessanti su Pinterest con focus sul SEO: Dario Ciraci e Andrea Infusino
Ora la domanda è: alle aziende può servire un profilo su Pinterest?
Diamoci tempo per rispondere e intanto seguitemi qui http://pinterest.com/chiaradalben/
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