Il 2020 ha accelerato l’evoluzione del settore e ha visto l’ascesa di nuove piattaforme (Twitch), nuovi formati (Reels), funzionalità (live streaming shopping), nuovi progetti (collab house) e molto altro.
Come si evolverà l’influencer marketing nei prossimi mesi?
Tra le tendenze dell’influencer marketing da tenere d’occhio troviamo:
Con-fluence marketing
Con questo termine viene indicata l’unione tra content e influencer. Solamente un mix equlibrato dei due fattori può portare dei risultati positivi al brand sia in termini di branding che di conversione. È necessario quindi creare contenuti di valore e scegliere i giusti influencer per raggiungere il pubblico in target con il messaggio che si vuole veicolare.
Micro-influencer verticali
Stanno emergendo nuove nicchie di influencer verticali appartenenti ai settori più disparati. Per citarne alcuni: sommelier che raccontano il vino in modo professionale, psicologi e coach, farmacisti, medici e nutrizionisti, avvocati che spiegano le clausole legali della pubblicità online. Il loro vantaggio è quello di rispecchiare maggiormente i valori del brand, parlare ad una nicchia specifica, avere costi inferiori e un tasso di engagement spesso più elevato rispetto ai macro.
Partnership a medio-lungo termine
La tendenza è sempre più quella di costruire rapporti di medio-lungo termine e ridurre le collaborazioni one shot. Questo è dovuto sia a motivazioni economiche (lavorando su un numero minore di talent è possibile ottimizzare l’investimento) sia per la necessità di costruire rapporti di esclusiva merceologica che garantiscano credibilità sia al brand che all’influencer. Inoltre questa modalità permette ai brand, previa cessione dei diritti, di avere un flusso di contenuti costante da poter utilizzare nei propri canali social media, ads, website e newsletter.
Performance marketing
Un influencer per essere definito tale deve riuscire a convertire in click sul sito e in vendite. Le vanity metrics, come il numero di follower, a breve non saranno più sufficienti.
Responsabilità sociale e diversity
Il 2020 ha visto un incremento di contenuti legati a dinamiche sociali. Sono molti gli influencer, a livello mondiale, che hanno avuto un ruolo chiave nel sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche delicate e nel creare raccolte fondi. Questo è sintomo di un maggior interesse da parte degli influencer a selezionare i brand con cui lavorare per comunicare messaggi coerenti e affini alla propria immagine e alla propria brand identity.
Personalizzazione
La direzione che il mercato sta prendendo è quella di inviare messaggi personalizzati e targetizzati per ogni audience invece di veicolare un unico messaggio adatto più o meno a tutti.
Social shopping
Il 2020 ha accelerato l’evoluzione delle funzionalità shopping sui social media e, nel 2021, gli influencer giocheranno un ruolo importante nell’aumentare le vendite non più solamente dai link swipe-up ma soprattutto dal live streaming secondo l’ottica del “see now – by now” e dai Reels. Social media, shopping e intrattenimento saranno il mix vincente per creare engagement e aumentare le vendite e rispondere in tempo reale alle domande degli utenti. (qui un bell’articolo su Influencer Marketing Hub che spiega il caso della Cina)
Budget media per promuovere i contenuti dei talent
Per massimizzare i risultati e ottimizzare l’investimento, i brand affiancheranno al contenuto del talent anche un budget media per targetizzare l’audience a cui si vuole veicolare il messaggio.
Influencer virtuali
Se ancora non sei convinto che sia un trend guarda gli esempi che provengono dalla Cina. Luo Tianyi è un Vocaloid sviluppato da Bplats e Yamaha Corporation ed è stato creato in collaborazione con il Shanghai Henian Information Technology Co. Ltd. Inoltre sono nate le prime agenzie di virtual youtuber management (Hololive) e il magazine online Jing Daily (qui) spiega che in Cina i brand del lusso stanno coinvolgendo frequentemente talent virtuali. Non è finita qui, in America sta riscuotendo successo la bambola della figlia della tennista Serena Williams (qui) e sul sito Virtual Humans si possono trovare interviste ai personaggi virtuali e informazioni sul tema (qui).
Collab-house
È arrivato anche in Italia il trend di case affittate da agenzie di talent management e abitate da creator digitali che vivono assieme, studiano e si confrontano tra loro per realizzare contenuti di qualità che stimolino l’engagement della community. Sulla scia del successo americano di Hype House e di Sway House (qui), Def House è il primo esperimento italiano di collab-house in cui gli inquilini vengono stimolati a coltivare il proprio talento e apre un enorme ventaglio di nuove opportunità di inserimento pubblicitario: operazioni di merchandising, eventi live, nuovi format tv…
Live
Crescerà l’utilizzo del contenuto in diretta (dalle live su Instagram a quelle su Twitch) perchè crea un engagement maggiore rispetto agli altri formati e premia l’autenticità dei talent.
Youtube TV
L’esempio più noto di YouTube-TV rivolta alla Gen Z è Brat.tv di Brat Cinematic Universe. Il suo successo è dovuto al fatto di avere TikTok stars come protagonisti delle sue serie. Considerando quanto l’attenzione dei marketers sia rivolta a comprendere cosa piace guardare online alla Gen Z, è prevedibile che nascano presto altri format simili.
Triller
L’app americana rivale di TikTok, di proprietà di Proxima Media, è da tenere d’occhio perchè i download stanno aumentando come anche le collaborazioni. Nell’ultimo periodo Triller ha ospitato l’incontro tra Tyson e Jones Jr (info qui), ha collaborato con la cantante italiana Letizia Mazzucco per il lancio di una serie di singoli e il brand Elf Cosmetics ha inserito l’app di short-video all’interno della sua strategia. Una delle sue caratteristiche sta nella possibilità di “acquistare l’influenza”: “Never before has an app been able to guarantee views on their platform while also allowing influencers to post across multiple other platforms, transforming the way influence can be purchased and planned” e “We will guarantee impressions so this way, a media company or a brand can buy influence, as if they’re buying any other type of media format, because they now have the predictability of paid media” (fonte) Per approfondire le funzionalità e chi la sta usando clicca qui.
(In foto: Def House)
